Pubblicati da Beppe Donazzan

,

Loris Roggia e quel Rally di Bassano 1984

Una sera alla birreria Ottone, a due passi dal Comune, disegnò sulla tovaglia di carta il percorso. Quattro le prove: Cavalletto, da ripetersi tre volte, e poi due volte Lusiana, Stoccareddo e la mitica Valstagna. Non poteva mancare. 350 chilometri, una corsa racchiusa in un fazzoletto, brevi trasferimenti, gran ritmo, così Loris “inventò” qualcosa di […]

,

Luca di Montezemolo, Gianni Agnelli e il Sanremo 1969

Tra un esame e l’altro, a metà agosto 1969, ecco la nuova sfida, la 84 ore del Nurburgring, la Marathon de la Route. Difficile, massacrante, senza fine. All’epoca una classica dell’automobilismo di durata. Decisero di prendervi parte con la Fiat 125 S, anche questa macchina intestata a Susanna Agnelli. Una “Turismo di serie” alla quale […]

,

Piero Liatti alla sfida del Rally MonteCarlo 1997

Liatti e gli altri puntarono invece su una soluzione di sezione di gomme più stretta. Il risultato fu che McRae beccò 23″, Liatti 34″, Auriol, con una Ford Escort privata, 41″. Swartz, con la seconda Escort ufficiale, picchiò contro un muro e perse 1’04”. Si andò ad Antraigues con una situazione diversa: tutto asciutto. Piero […]

,

Alessandro Nannini: dai rally alla Formula 1

Anche con quella macchina, che faceva venire il mal di mare per le sospensioni così morbide, Sandro dimostrò di avere stoffa da vendere. Traiettorie perfette, lasciando che la vettura scorresse, da un punto all’altro della carreggiata, senza modificare la linea di percorrenza. Tirava fuori il massimo delle possibilità velocistiche da una roba impossibile. Il padre […]

,

Quando Alcide Paganelli portò la Fiat sulla Luna

Partì con il numero 31 il 3 settembre 1965. Si scatenò l’inferno. Pioggia, frane, smottamenti, mai vista una cosa del genere, il rally venne bloccato. Ma le due prove speciali che si disputarono, furono sufficienti per mettere in evidenza le doti di Alcide Paganelli. Settimo assoluto in classifica, dietro a piloti che di chilometri ne […]

,

Quando Sergio Bettoja inventò l’inferno del Rally Elba

Sergio Bettoja, romano, pilota di spicco da una decina d’anni, soprattutto nelle gare di velocità, erede di un impero alberghiero, aveva compiuto un vero e proprio capolavoro organizzativo. Innamorato dell’isola napoleonica, durante l’estate del 1967, si era trasformato in una specie di Indiana Jones stradale. Aveva battuto palmo a palmo l’Elba scovando dei percorsi sconosciuti […]

,

Giorgio Pianta salvò la Lancia in Polonia il 3 agosto 1964

Il Jolly Club inviò tre Alfa Romeo Giulia TI Super con gli equipaggi Cavallari-Ossola, Ferrarin-Zoja e Stefani-Lombardini. L’obbligo era arrivare, fare un bel risultato, cercare di eliminare la tensione, prendere un po’ di respiro e andare avanti. Non certo facile. Ma per Giorgio Pianta nulla sembrava impossibile. La Lancia era sotto shock. Il 25 luglio […]

,

Massimo Ercolani e i traversi in cielo con Loris Roggia

La vita di due famiglie che si incrociavano. Quella di Massimo Ercolani e quella di Loris Roggia. Dai parafanghi delle macchine i loro nomi continuarono ad essere ‘etichetta’ ben più preziosa e sincera anche nella quotidianità. Merce rara in un mondo dalle mille insidie e paludi. Massimo Ercolani, classe 1957, della Repubblica di San Marino, […]

,

”Vuda” e i match con “Tony” senza freni

Il confronto tra ”Vuda” e ”Tony” proseguì nella gare valide per l’Italiano. Tornarono i chiodi e le polemiche. Che esplosero al Ciocco. Nella lunghissima prova di Tereglio, le Ascona 400 di ”Tony” e ”Lucky” forarono tre gomme ciascuno. In quel momento i due erano al comando della classifica. Vinse Attilio Bettega, ”Tony” finì secondo. L’Opel, […]

,

Prova speciale Manghen: un rebus, un monumento

Un monumento. Quasi sempre un rebus da risolvere per i piloti. Un buon tempo significava, senza alcun dubbio, scalare la classifica verso l’alto. I distacchi, rispetto alle altre frazioni cronometrate, sul Manghen lievitavano. Difficile, quasi impossibile da imparare a memoria; esaltava e faceva paura nello stesso tempo. “Via da là o fasso un De guello”. […]