Auguri di buon compleanno cara Lancia Delta: chi ringraziamo?
Una storia lunga 40 anni quella della nostra cara Lancia Delta. Una storia che segue quella della Lancia, definita ‘senza nessun appeal’ dal defunto CEO Sergio Marchionne, un’azienda leader nella produzione di serie e nei rally di tutto il mondo letteralmente spolpata e scarnificata dalla famiglia Agnelli e dai suoi uomini.
Auguri di buon compleanno cara Lancia Delta. Nel 2019 hai compito i tuoi primi 40 anni. La tua è la storia di una campionessa del mondo rally senza rivali e senza eguali, la storia di una regina dei rally che ha continuato a vincere anche se non più sviluppata da anni.
La tua è la storia di un’auto da rally leader dovunque. La tua è storia, purtroppo. Un po’ come la storia della Lancia. Un marchio ingiustamente definito “senza nessun appeal” dal defunto CEO Sergio Marchionne. La storia di un’azienda leader nella produzione di serie e nei rally di tutto il mondo letteralmente spolpata e scarnificata dalla famiglia Agnelli.
La Lancia Delta, nata nel 1979 dalla matita di Giorgetto Giugiaro, debutta nei rally in grande stile ufficialmente con la mostruosa Delta S4 Gruppo B solo sei anni più tardi. La Lancia Delta S4 sostituisce la Lancia Rally 037, che a sua volta aveva raccolto l’eredità della Fiat 131 Abarth Rally.
Sarà solo dopo la scomparsa di Henri Toivonen e Sergio Cresto (e l’anno prima di Attilio Bettega sulla Lancia Rally 037) che la Fia deciderà di sostituire le ormai troppo pericolose Gruppo B, che si avviano verso potenze addirittura superiori ai 1000 cavalli, con il Gruppo A.
Qui la creatura di Giugiaro, dotata di trazione integrale e di motore modificato della Thema Turbo, prima 8 valvole e poi 16, rinasce a nuova vita e conquista sei titoli mondiali Costruttori consecutivi, e quattro titoli piloti: due con Miki Biasion (1988 e 1989) e altri due con Juha Kankkunen (1987 e 1991).

La Delta di Giugiaro originale viene poi offesa
La Delta di Giugiaro originale viene poi offesa, pardon sostituita da un modello clone a due volumi della Lancia Dedra, che non è in grado di esprimere alcuna velleità sportiva e che, soprattutto, non ha alle spalle il reparto corse ufficiale della Casa, impegnato con l’Alfa Romeo nel DTM e nell’Euroturismo.
È recente la messa in vendita, in tiratura limitata, di cinquanta esemplari di Lancia Delta HF Integrale e ad un prezzo base di 350.000 euro. Si tratta delle Delta HF Futurista, repliche perfette delle varie Evo di ultima generazione, dalla cosiddetta Deltona alla EVO 6, i cui prezzi sul mercato dell’usato o sulle aste oscillano tra i 65-70.000 euro fino ai 250-300.000 euro per le Evo edizione limitata o per le ex ufficiali rally.
Un esemplare della Lancia Delta S4 ex-Markku Alen è stata recentemente battuta all’asta a 650.000 sterline. Dunque, buon quarantesimo compleanno Lancia Delta. Tutti noi appassionati di rally ancora speriamo e desideriamo rivederti in produzione e in gara. Utopie di appassionati che non capiscono nulla di marketing, che si lasciano incantare da immagini che non torneranno mai più.
Ma proposito di marketing, noi che non capiamo nulla di questa scienza inesatta, noi che avremmo continuato a far produrre e a far vincere la Lancia Delta HF Integrale a costo di vendere la Fiat, mezza Torino e anche la famiglia Agnelli, abbiamo una domanda, anzi un paio di domande.
Consentitecele: ma i risultati di vendita della solitaria Lancia Ypsilon, che peraltro da sola batte i numeri di vendita Alfa Romeo con Giulietta, Giulia e Stelvio messe insieme, non vi dice nulla? Non vi suggerisce di ripensarci? Non vi suggerisce che la Lancia è l’unico marchio dotato di appeal? Perché sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico…
Auguri di buon compleanno cara Lancia Delta. Dunque, chi ringraziamo?