Antonillo Zordan: il grande piede rimasto una promessa
Classe 1949, Antonillo Zordan è uno dei piloti più competitivi del panorama nazionale della prima metà degli anni ’70. Indimenticabili i suoi controsterzi con le Porsche Carrera 911 Gruppo 3 con cui si aggiudica anche il Campionato Italiano di categoria.
Nasce nel 1949 uno dei piloti più ostici che il rallysmo italiano degli degli anni ’70 possa vantare. Antonillo Zordan, veneto, lanciava in curva le Porsche a trazione posteriore con la stessa veemenza usata per pigiare sull’acceleratore nei rettilinei. Dotato di abilità poco comuni, in attività ancora nel Terzo Millennio e soggetto del libro “Piloti, …forse si nasce” di Maurizio Romio, Antonillo Zordan esordisce nella specialità dei rally nel 1972.
Passa davvero poco tempo e si trasforma in uno dei principali concorrenti in grado di lottare per la vittoria assoluta di una gara. Infatti, con la Porsche Carrera 911 Gruppo 3 vince il titolo nazionale di categoria nel 1976 e il titolo rally Internazionali nel 1977. Nel 1976, quando lotta per conquistare il suo primo titolo in carriera, appena quattro anni dopo il debutto assoluto, diventa noto e finisce su tutte le cronache sportive dell’epoca per il successo al Rally Internazionale Campagnolo. Ovviamente, al volante della Porsche Carrera 911 Gruppo 3, un’auto sportiva praticamente di serie.
In quella occasione, al Rally Campagnolo e delle Alpi Orientali si piazza davanti alla Lancia Stratos HF ufficiale. Altro importante risultato nella sua carriera è senza ombra di dubbio quello ottenuto al Rally Sanremo 1980, valido per il Campionato del Mondo Rally, dove al volante di un’Opel Ascona Gruppo 1, che gli era stata messa a disposizione da Virgilio Conrero, si classifica tra i primi dieci assoluti, all’ottavo posto, risultando anche primo nella classifica virtuale degli equipaggi privati.