Imbattibili Andrea Navarra e la Subaru nel 2004
Come previsto, nelle gare con fondo sterrato sono prevalse le 4×4, mentre sull’asfalto le più agili e leggere Super 1600 sono state favorite. Al campionato italiano hanno preso parte sei Costruttori: Subaru e Mitsubishi con le Superproduzione, Fiat, Citroen, Peugeot e Renault con le Super 1600. Mentre sullo sterrato il divario tra le 4×4 e le due ruote motrici è stato netto, non altrettanto è successo sull’asfalto, dove comunque le trazioni integrali si sono difese
Undici gare, quattro delle quali su sterrato, sono state il palcoscenico del Campionato Italiano Rally 2004, che ha visto prevalere Andrea Navarra e la Subaru, vincitori rispettivamente del titolo Piloti e di quello Costruttori. Per Andrea Navarra, cesenate all’epoca di 33 anni, si trattava del primo alloro Tricolore, dopo una lunga carriera che lo ha visto anche conquistare il titolo Europeo nel 1998, oltre a due Campionati Italiani Terra e a cinque successi nel Memorial Bettega, al Motor Show, ottenuti davanti a piloti di fama internazionale.
Ottima anche la sua partecipazione extra campionato al Rally Italia Sardinia, valida per il Mondiale, nella quale ha ottenuto il quarto posto assoluto con la Impreza WRC di Subaru Italia. La sua stagione 2004 è stata da incorniciare: nessun errore per lui e per la Simona Fedeli. Nemmeno un graffio alla vettura e quattro successi nelle quattro gare su sterrato, ai quali si aggiungono numerosissimi piazzamenti nelle prove su asfalto, nelle quali sono state le vetture Super 1600 a due ruote motrici a prevalere. Con un’unica sbavatura, più dovuta al suo team, la Subaru, che non a lui: la rinuncia a prendere parte all’ultimo appuntamento stagionale, il Rally Targa Florio, vinto dal campione uscente Paolo Andreucci, con la Fiat Punto Abarth.
Il duello tra vetture di concezione abbastanza diversa ha caratterizzato e condizionato l’andamento del Campionato, al quale prendevano parte anche le auto di Superproduzione (trazione integrale, motore turbocompresso di 2000 cc molto vicino alla produzione di serie con circa 300 CV, peso minimo 1300 kg) e le Super 1600 (due ruote motrici, motore aspirato di 1600 cc con una più ampia libertà di elaborazione e circa 220 CV, peso minimo di 1000 kg).
Come previsto, nelle gare con fondo sterrato sono prevalse le 4×4, mentre sull’asfalto le più agili e leggere Super 1600 sono state favorite. Al campionato italiano hanno preso parte sei Costruttori: Subaru e Mitsubishi con le Superproduzione, Fiat, Citroen, Peugeot e Renault con le Super 1600. Mentre sullo sterrato il divario tra le 4×4 e le due ruote motrici è stato netto, non altrettanto è successo sull’asfalto, dove comunque le trazioni integrali si sono difese soprattutto nelle condizioni meteo più difficili, consentendo a Navarra e al suo compagno di squadra Piero Longhi di ottenere piazzamenti da podio.
La vettura che ha però ottenuto il maggior numero di successi è stata anche quest’anno la Fiat Punto Abarth: con Giandomenico Basso ha vinto il Rally 1000 Miglia, il San Martino di Castrozza e l’Alpi Orientali, mentre Paolo Andreucci si è aggiudicato il Rally del Ciocco e la Targa Florio. Entrambi i piloti Fiat hanno però commesso alcuni errori e non sono più riusciti a rimontare. Così, alle spalle del campione Navarra, nella classifica Piloti il secondo posto è andato a Piero Longhi (Subaru) che, senza vincere nemmeno ima gara, ha però inanellato una serie continua di piazzamenti.
Terzo posto per Andreucci, penalizzato anche dal regolamento che costringeva a scartare il peggior punteggio ottenuto nella gare su asfalto, che ha preceduto Basso, sempre molto veloce, però in alcuni casi piuttosto “falloso”. Quinto posto per Luca Cantamessa con la Mitsubishi Lancer Evo VII, sesto per Renato Travaglia, con la Peugeot 206, vincitore del Rally di Sanremo, anche se la Peugeot Italia ha ufficializzato il ritiro a partire dal 2005.
Andrea Dallavilla, settimo in campionato, ha avuto la soddisfazione di vincere una gara, il Rally del Salento, con la Renault Clio, mentre la rivelazione della stagione 2004 è stato senz’altro Luca Rossetti, giovane friulano che ha corso con la Citroen Saxo e con la C2, risultando spesso molto veloce.