Aghini-Roggia sono campioni italiani rally 1999
Scudetto per i due piloti, per la Toyota Corolla WRC, per la scuderia genovese Grifone-Esso di Fabrizio Tabaton e per la casa di pneumatici Michelin. Tanti i vincitori di questo titolo, ma indubbiamente la parte preponderate l’hanno avuta Aghini e Roggia, con una seconda parte di stagione fantastica. L’ufficialità arriva il 3 novembre.
Il 3 novembre 1999 diventa ufficiale: Andrea Aghini, pilota, e Loris Roggia, copilota, sono i nuovi campioni italiani rally. La coppia non ha tradito le attese, concludendo al secondo posto il Rally Targa Florio numero 83, ultima prova del Campionato Italiano Rally, e conquistando per la seconda volta consecutiva il titolo tricolore.
Scudetto per i due piloti, per la Toyota Corolla WRC, per la scuderia genovese Grifone-Esso di Fabrizio Tabaton e per la casa di pneumatici Michelin. Tanti i vincitori di questo titolo, ma indubbiamente la parte preponderate l’hanno avuta Aghini e Roggia, con una seconda parte di stagione fantastica.
Il Campionato Italiano era infatti iniziato, al Ciocco come al Mille Miglia, con la vittoria del’imprendibile Franco Cunico, pilota ufficiale con la Subaru Impreza WRC. Terza prova a Piancavallo con successo di un indemoniato Paolo Andreucci, anche lui con la potente Subaru Impreza WRC. Quarta tappa a San Marino con primo posto del Re della terra, Andrea Navarra, con la Ford Escort, quinta al Salento con nuovamente Andreucci sul gradino più alto del podio.
Insomma, a metà stagione Aghini-Roggia non erano ancora riusciti ad imporre la zampata giusta. Corsi e ricorsi storici, proprio come dodici mesi prima, con una partenza al rallentatore, e poi…. E poi tre vittorie consecutive – Lana, Alpi Orientali e Messina – e sulle ali dell’entusiasmo il quinto posto al Sanremo, ovviamente miglior piazzamento fra i piloti in corsa per l’assoluto.
Il più era fatto, mancava soltanto la ciliegina finale, rappresentata dalla Targa Florio: fine settimana tutto sommato tranquillo per la Grifone, con corsa di controllo. Aghini-Roggia terzi dopo la prima giornata, secondi al traguardo dietro Cunico. Ma, fatto più importante, il titolo conquistato con 49 punti, a precedere Cunico a 45 ed Andreucci a 39. Queste le prime dichiarazione post-corsa del campione italiano.
“Ormai è una mia abitudine partire piano nella prima parte di stagione per accelerare da luglio in avanti – ironizzava non senza una punta di orgoglio “Ago” –. A mio giudizio è stato decisivo non demoralizzarsi nei momenti difficili, mettendo a posto le vetture con tanto lavoro e raccogliendo i frutti di tale lavoro nella seconda parte del Campionato”.