Andrew Cowan: il pilota, lo stratega e il genio
Andrew Cowan non era solo il creatore di una squadra vincente. Era stato un pilota eccezionale. Nato in una famiglia di agricoltori negli Scottish Borders, Cowan lavorava nei campi e nel frattempo imparava a guidare già in tenera età. Il suo fascino per il motorsport lo portò a Berwick e al District Motor Club, dove divenne amico intimo di Jim Dark di Duns.
Ex capo squadra del team Mitsubishi Ralliart e vincitore della Londra-Sydney, Andrew Cowan è universalmente riconosciuto come un genio delle strategie. Cowan si ritirò dal team Mitsubishi impegnato nel World Rally Championship alla fine della stagione 2005, dopo averlo diretto sin dai tempi delle Gruppo A di fine anni Novanta.
Sotto la guida di Cowan, Tommi Makinen vinse quattro titoli mondiali consecutivi dal 1996 al 1999. La stagione 1998 fu quella di maggior successo per Cowan: fu quella in cui Tommi Makinen si assicurò la classifica Piloti e la Lancer vinse quella Costruttori.
Tuttavia, Andrew Cowan non fu “solo e semplicemente” il creatore di una squadra vincente, al limite dell’imbattibile. Prima era stato un pilota eccezionale. Nato in una famiglia di agricoltori negli Scottish Borders, Cowan lavorava nei campi e nel frattempo imparava a guidare già in tenera età. Il suo fascino per il motorsport lo portò a Berwick e al District Motor Club, dove divenne amico intimo di Jim Dark di Duns.
Una vittoria del Tour de France del 1964 a bordo di una Ford Mustang dimostrò a mezzo mondo la sua innata capacità di vincere su una grande varietà di auto, ma fu la sua capacità di vincere anche una grande varietà di rally che attirò davvero l’attenzione e gli appetiti di molti su di lui.
Vinse due volte Londra-Sydney, con una Hillman Hunter nel 1968 e con una Mercedes 280E nove anni dopo, e ottenne ancora più successo con cinque vittorie consecutive al Southern Cross in Australia. Cowan aveva una vera propensione per il rally lunghi, veloce, simpatico preparato, era in grado di portare in modo trionfale un’auto fino a qualunque traguardo.
Era abile nel curare anche le auto degli altri
Era abile nel curare anche le auto degli altri. Probabilmente Roger Clark avrebbe perso nel RAC Rally del 1972 se Cowan non si fosse fermato per offrire all’inglese un cuscinetto della ruota dalla propria auto per assistere la sua RS1600. Secondo assoluto alla Parigi-Dakar del 1985, Cowan alla fine appese il casco al chiodo nel 1990, quando Ralliart voleva la sua totale attenzione.
Cowan, il più astuto degli scozzesi, era sempre consapevole del budget e il successo che aveva ottenuto con Mitsubishi era la testimonianza della sua capacità di fornire risultati anche se con pochi soldi. Un vero stratega, che non pativa le pressioni. Amava parlare delle proprie la passioni: pesca al salmone ai confini, i prezzi delle patate sul campo, o Makinen. Valeva sempre la pena ascoltarlo.
Tante persone devono ringraziare Andrew Cowan. Sempre pronto a dare a qualcuno la possibilità e l’opportunità di promuovere la propria carriera, Cowan era un uomo sincero e adorabile. Soffrì molto quando dovette lasciare i parchi assistenza, oggi soffriamo noi fa a sapere che non è più tra noi.